Senza dubbio, la cucina giapponese è una delle più apprezzate in tutto il mondo, così come è anche divenuta un vero e proprio punto di riferimento per la degustazione di cibo sano e gustoso.
Ad esempio non tutti sanno che il te’ verde è un tipico te giapponese che ha molti benefici tra cui la perdita di peso e l’accelerazione del metabolismo.
Non per nulla, le specialità della cucina giapponese sono oramai divenute sempre più popolari anche nel mondo occidentale, come ad esempio, il sushi, che trae le sue origini nell’antica tecnica di conservazione della carne e del pesce, e che oggi è visto come un piatto particolarmente gustoso e con pochissime calorie.
Questa specialità, non deve, tuttavia, essere confusa con lo sashimi ove non v’è la presenza di riso.
Il sushi propone una ampia gamma di preparazioni, tra le quali la più nota è il makisushi, la tipica polpettina di riso che può essere a forma cilindrica oppure conica e arrotolata nel bambù.
Il makisushi, poi presenta anche due varianti, la prima nota come futomaki, generalmente farcito con due o tre diversi ingredienti, e lo hosomaki, che si presenta come un sottile rotolo con un solo ingrediente.
La cucina giapponese non è solo sushi
Ma anche se il sushi è certamente il più noto e popolare cibo, non è l’unica specialità proveniente dal paese del Sol Levante.
Infatti, la cucina giapponese si è sviluppata nel corso dei secoli a seguito anche di profondi cambiamenti politici e sociali.
Per la natura dell’arcipelago giapponese, fatto di tante isole, la cucina giapponese offre una ampia gamma di pietanze che traggono la loro origine da ricette “regionali”.
Quindi, si possono degustare una grande varietà di piatti anche caratterizzati da ingredienti tipicamente locali.
I pasti giapponesi sono sempre molto ordinati e colorati, perché più di chiunque altro, i giapponesi sanno che si mangia anche con gli occhi.
Oltre a ciò, altro aspetto tipico della cucina giapponese è dato dal fatto che i piatti sono preparati con determinati ingredienti sulla base della stagionalità, proprio perché nella loro cultura è insito il concetto che il cibo debba essere sempre consumato fresco.
Quindi, è possibile degustare una ampia gamma di specialità frutto della cucina tradizionale giapponese.
Oltre a ciò non mancano piatti, dolci e bevande che sono tradizionali nelle feste giapponesi, come ad esempio lo Zoni, una zuppa mangiata durante il passaggio al nuovo anno, la cui preparazione può variare sia sulle tradizioni appartenenti alle singole famiglie sia sulla base della zona geografica.
Ma la cucina giapponese include anche una grande varietà di paste e tagliatelle.
Per esempio, la Soba, che ha una forma che è molto simile ai tagliolini, può essere degustata sia se calda sia se fredda, e, solitamente, viene ad essere accompagnata da vari condimenti e guarnizioni.
Altro piatto appartenente alla tradizione culinaria giapponese, e ancora tutto da scoprire, sono i Yakitori, una sorta di spiedini di pollo.
Non mancano neppure gustosi piatti di cibo fritto, come l’eccellente Tonkatsu, che è una cotoletta con carne di maiale che può essere alta da uno fino a due centimetri, che, una volta che è stata impanata, viene fritta in olio abbondante.
Uno dei modi migliori per poter apprezzare appieno lo spirito e il senso della cucina giapponese è certamente dato dal Nabemono, tipico piatto unico invernale.
Infatti, questa pietanza è davvero coinvolgente, oltre che essere un simpatico modo per creare una particolare atmosfera.
Non per nulla, vede tutti i commensali partecipi alla cottura sul tavolo dove poi si andrà a consumare il Nabemono.
Attorno alla pentola, che potrà essere di ferro o di argilla, vengono, infatti, predisposti alimenti crudi come ad esempio frutti di mare, carni, pesci, verdure e salse.