In Italia il cibo giapponese, ma soprattutto il sushi, è davvero molto apprezzato e richiesto, i ristoranti “made in Japan” spuntano come i funghi ed altre nelle piccole città se ne trovano in abbondanza, ma non tutti si possono davvero ritenere di qualità.
Dato che parliamo di pietanze e cibo che si basa su ingredienti crudi, come il pesce, è bene imparare a riconoscere il buon sushi o sashimi per evitare di avere brutte sorprese, come purtroppo è capitato a me in uno dei ristoranti più conosciuti e rinomati della mia città.
Partiamo dalla base che il “vero” sushi lo si mangia in Giappone, qui da noi è una versione adattata allo stile italiano, ma non è detto che tutto quello preparato qui da noi sia schifoso e immangiabile, anzi è una preparazione di qualità se facciamo attenzione a riconoscere quello buono da quello cattivo.
Come si fa a capire se in un determinato ristorante il sushi è fatto come si deve?
Alcune regole valgono per qualsiasi tipo di ristorante, non solo per quelli giapponesi, facciamo attenzione ai dettagli, come ad esempio si presenta la sala, ma ancora più importanza è la valutazione ed il controllo del cibo.
Ecco una serie di regole da seguire per verificare che il ristorante prepari del buon sushi, scatena i tuoi sensi e verifica che tutto sia a posto.
Partiamo dal naso: se il ristorante puzza di pesce c’è qualcosa che non va, quando è fresco ed è ben conservato, non puzza e non ha nessun odore, al contrario se il pesce è vecchio o mal conservato l’odore si sente eccome, in tal caso, meglio scegliere un altro ristorante.
Armonia e pulizia: un ristorante che si presenta incasinato e sporco è un pessimo biglietto da visita per il cibo, questo cozza con le regole generali dello stile giapponese che prevede un ordine ben preciso, uno stile minimal, con la giusta luce, ma soprattutto che punta alla migliore pulizia dato che il cibo servito è prevalentemente crudo ed un ambiente sporco può contaminarlo.
Occhio al pesce: in tutti i ristoranti giapponesi in cui sono stato il pesce è sempre esposto sul bancone, in appossiti frigoriferi e protetto da una barriera di vetro, questo per far controllare direttamente agli avventori il “grado di qualità”, presta quindi molta attenzione appena entri e verifica il colore, l’odore e l’aspetto del pesce, guarda inoltre che il banco sia pulito, se noti qualcosa che non ti convince, esci.
Il menù è importante: un vero ristorante giapponese fa solo quello, non mischia cucina cinese ed asiatica, questo vuol dire mangiare male, ma se ami il buon sushi molto probabilmente non è questo il tuo posto, preparare tante cose riduce la qualità dei piatti, dedicarsi e concentrarsi ad una cucina specifica porta a preparare pietanze molto più buone.
Consistenza del riso: sai benissimo che il riso è una parte fondamentale di alcune tipologie di sushi, la consistenza è tutto, non deve essere colloso, ne all’esatto contrario ovvero troppo duro, usa il tuo naso, devi sentire un gradevole e leggero profumo di aceto, vuol dire che è un riso preparato a regola d’arte.
Guardati attorno: se nel ristorante ci sono già altri cliente è bene dare qualche occhiata a destra e sinistra per verificare “l’umore”, inoltre se tra gli avventori sono presenti anche persone giapponesi è molto probabile che la qualità del cibo sia ottima.
Informarsi prima: la tecnologia ci viene in aiuto, Tripadvisor è un buon mezzo per leggere le diverse recensioni lasciate dai clienti del ristorante giapponese dove vogliamo andare, prendili con le pinze e cerca di valutare attentamente, leggi tra le righe, quelle più sincere non sono troppo articolate e precise, ma rendono bene l’idea.
Non prenderla come una ossessione, si può anche sbagliare la scelta di un ristorante giapponese dove mangiare il nostro amato sushi, l’importante è non ripetere lo stesso errore, ma cercare di avere delle buone basi per mangiare bene.
Se hai altri consigli, ti invito a scriverli qui nei commenti.