Cosa bere per accompagnare il sushi? A me capita spesso, quando vado al ristorante giapponese di non sapere mai quale bevanda ordinare e alla fine, nell’indecisione mi rifugio sempre nella scelta più sicura: una bella bottiglia di acqua minerale che non fa mai male.
I giapponesi sono soliti mangiare il sushi sorseggiando sakè, ma, per me è decisamente troppo, finirei col rischiare di non riuscire ad alzarmi da tavola a fine pasto.
Una buona alternativa all’acqua minerale e al sakè può essere il vino, in fondo con il pesce è la morte sua. La scelta più ovvia e sicuramente non sbagliata è quella di abbinare al sushi un buon vino bianco, magari, leggermente frizzante.
Contrariamente a quanto potessi immaginare, il sushi ben si sposa con molti tipi di vino e gli abbinamenti che si possono fare sono davvero infiniti.
In questo post ti darò qualche dritta su come abbinare il vino al sushi in base al tipo di pesce e agli ingredienti che compongono il piatto.
Anche per il sushi, nella scelta del vino, vale la regola generale secondo la quale a gusti delicati si abbinano vini delicati, mentre a gusti decisi si abbinano vini corposi.
Quando dobbiamo ordinare un vino da abbinare al sushi dobbiamo ricordare sempre una cosa, il vino per il sushi deve essere:
- poco alcolico
- giovane
- frizzante
Poco alcolico perché non deve coprire il sapore delicato degli ingredienti utilizzati nel sushi; giovane e frizzante perché deve aiutare a pulire il palato tra un boccone di sushi e l’altro.
Per un sushi di ricciola, o, il sashimi, gli esperti consigliano un vino bianco leggermente frizzante e con una gradazione alcolica non troppo alta. Il sapore del vino deve essere delicato e non andare a coprire il gusto del pesce.
Una buona scelta in questo caso potrebbe essere rappresentato da un Fiano di Avellino o un Bombino bianco pugliese. Li ho provati entrambi ed è inutile dire che sono azzeccatissimi.
Per i pesci dal gusto più intenso come il tonno, le uova di pesce o il salmone, allora, si può anche salire leggermente con la gradazione e optare per un buon bianco siciliano o per una bella bottiglia di Greco di Tufo.
Se ami i vini rossi, puoi optare per vini fruttati e profumati, sempre con una gradazione alcolica bassa. I più indicati sono il Morellino di Scansano e il Negramaro, due rossi che hanno la particolarità di poter essere serviti freddi e non a temperatura ambiente come tutti gli altri rossi.
Sui crostacei, i gamberi e i calamari ci sta bene anche un vino rosato o un bianco dal sapore più deciso come Traminer dell’Alto Adige o un pecorino di Offida.
Con cappesante e ostriche, la scelta è semplice, quasi scontata: un vino francese fresco come il Muscadet o un buon Pinot grigio, possibilmente italiano.
Ma, nella maggior parte dei casi, quando si ordina il sushi si ordinano gusti diversi, che si fa? Si ordinano 5 bottiglie di vino diverse?
No, si può scegliere quello che si preferisce seguendo i criteri che ti ho appena illustrato, oppure, tagliare la testa al toro e ordinare un vino che sta bene su qualsiasi tipo di sushi, ovvero, un ottimo spumante italiano, leggero, fruttato e un po’ frizzantino.
Una buona opzione in questo caso è uno Chardonnay o – se sei in vena di festeggiare – una buona bottiglia di champagne francese e che crepi l’avarizia!
A fine pasto, naturalmente, come digestivo non può mancare un bel bicchierino di sakè per digerire.
Allora, da oggi non avrai più problemi a scegliere il vino per accompagnare il sushi quando vai al ristorante giapponese.
Articolo a cura di:
Rita Maria Esposito
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